Gnambox intervista Fernando Cobelo

Fernando Cobelo è bravissimo ad esprimere i suoi sentimenti attraverso quello che illustra. L’estetica è una parte fondamentale della sua professione e l’attenzione al dettaglio e allo stile è fondamentale.

Nato in Venezuela, ora vive a Torino e da qualche anno ha fatto della sua passione una professione. Per lui l’ispirazione nasce dai sentimenti e non si vergogna di ammettere che a volte è più bravo ad esprimere quello che prova attraverso i disegni più che con le parole. Ama la praticità in cucina e organizzare cene a casa anche se almeno una volta alla settimana una cena fuori è d’obbligo. Fernando cura ogni aspetto del suo lavoro con passione e dedizione senza tralasciare la cura dei particolari che - come sappiamo bene - fanno sempre la differenza.

La nascita di#ORDINARYYOUNGMAN ha segnato l’inizio della tua bellissima “nuova” carriera da illustratore. Ci racconti come e quando è nato tutto?

Professionalmente sono nato come architetto, studiando sia in Venezuela, sia in Italia. La vita però è imprevedibile e questo è positivo. Ricordo che da piccolo mi piaceva tantissimo ridisegnare i personaggi dei cartoni che guardavo e avevo una fortissima attrazione verso il mondo creativo. In Venezuela però, la scelta di studiare architettura è venuta quasi in automatico, perché purtroppo “l’illustratore” non viene considerata una vera e propria professione. Dopo la formazione, mi è capitato di poter ricominciare a disegnare ed è stato proprio come tornare all’infanzia, qualcosa di estremamente naturale. Non ero sicuro di quel che sarebbe successo, o di dove sarei arrivato; oggi  sono fiero di potermi dedicare interamente a questa bellissima professione.

 

Dove trovi l’ispirazione per il tuo lavoro?

Quando si tratta di lavori personali, mi ispiro ai sentimenti più comuni che possano esistere. E’ un processo che coinvolge tutto te stesso e non solo la tua testa o la tua mano. Bisogna capire – ma capire sul serio – quel che senti e cosa stai passando in quel momento. Aggiungi poi un po’ d’immaginazione e il resto è una semplice catarsi. Non sono mai stato bravo a parlare di me e di ciò che provo a livello emotivo, per questo amo l’illustrazione: mette le parole dove più ne ho bisogno!

Se invece parliamo di lavori commissionati (dove c’è effettivamente un brief da seguire), il processo non è troppo diverso: provo comunque a metterci un po’ di poesia, sentimento e perché no, anche nostalgia.

Ci vuoi suggerire tre profili Instagram che segui e che ti colpiscono per la loro estetica?
In questo momento sono meravigliato da @ambervittoria, @sarahmazzetti e @mariacorte. Non si tratta solamente dell’estetica dei loro profili, ma dei contenuti che ognuna di loro crea.


Qual è il tuo rapporto con la cucina?
Direi che sono una persona pratica (per non dire pigra). Provo a cucinare cose semplici, che comunque danno una certa soddisfazione! ☺


Preferisci cenare a casa o cenare al ristorante? Qual è il tuo ristorante preferito a Torino?
La maggior parte delle volte preferisco cenarea casa, ma una cena fuori durante la settimana è doverosa. I miei posti preferiti servono cucina tipica torinese, con un’atmosfera informale e rilassata come quella di Cianci o Cerere.

Qual è il tuo rapporto con la sostenibilità? Hai qualche regola che applichi alla tua vita di tutti i giorni?
Ho sempre pensato che la sostenibilità inizi con il prendersi cura della propria quotidianità, delle piccole cose, così come dei gesti a cui non pensiamo: spegnere le luci degli ambienti che in casa non sto usando e fare la raccolta differenziata sono due esempi. Non tutto è automatico e certe cose richiedono un minimo di sforzo (per un grande risultato ovviamente), proprio per questo non ci sono scuse per non farle: evitare gli sprechi in casa, sia cibo, che materiali per il lavoro.


L'estetica è una parte fondamentale del tuo lavoro, pensi che in cucina valga la stessa regola?
Assolutamente! Non dimentichiamoci che mangiamo prima con gli occhi, e poi con la bocca.

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