Gnambox intervista Mario Nobile

Avresti mai pensato di parlare di stagionalità legata ai fiori? Come frutta e verdura anche i fiori devono seguire le fasi della natura e anche in questo campo è importante cercare, grazie a piccoli gesti, di essere il più sostenibili possibile.

 

Abbiamo chiacchierato con Mario Nobile, il proprietario di Offfi, un negozio in cui puoi trovare fiori e non solo. Mario saprà socialmente accoglierti con il suo grande sorriso e inizierà a chiacchierare consigliandoti i fiori perfetti in base alla stagione e alla situazione. Abbiamo deciso di farci raccontare da Mario la sua storia perché, oltre che essere un grande amico, lo ammiriamo per il grande coraggio che ha avuto abbandonando una carriera incentrata sulla chimica e il marketing farmaceutico per inseguire il suo sogno e potersi svegliare tutte le mattine sempre più soddisfatto. Oltre a questo amiamo il suo stile perché è basato sul rispetto della materia prima, in questo caso i fiori e le piante, e ce la mette tutta per essere il più vicino ai ritmi della natura.

 

Estroso e innovativo. La passione e la voglia di spingersi sempre più in alto è alla base del suo lavoro, così come per Miele il successo è il risultato di idee innovative e prodotti sempre più funzionali.

Offfi è stato il tuo cambio vita. Ci racconti com'è successo?

È successo che, come molte altre persone, ad un certo punto della vita ho iniziato a trovare frustante continuare una carriera nella quale mi trovavo a seguito di scelte frettolose fatte da adolescente (mi riferisco ad una carriera studentesca incentrata su chimica e marketing farmaceutico) e così ho iniziato a visualizzare e prendere coscienza di quanto sarebbe stato meraviglioso poter vivere facendo quello che più mi piaceva ed esprimendo contestualmente la mia creatività. Nel pieno di questa fase, l’azienda per cui lavoravo entrò in una profonda crisi. Ho colto questa situazione come un segnale, l’opportunità di lanciarmi in una nuova vita.

 

Dove trovi ispirazione per il tuo lavoro?

Un po’ da tutto quello che faccio, dai viaggi, dagli incontri, non dal web. 

Rifiuto di fare ricerca online, sono convinto che per quanto crediamo di prendere solo ispirazione, quando cerchiamo reference online finiamo per essere molto condizionati da quello che altri hanno già fatto. Da qui la sensazione che tutto oggi appaia “già visto” .... “tutto la copia di tutto”.

Preferisco chiudere gli occhi, magari fare una passeggiata al parco, e fare uno sforzo di immaginazione per cercare di trovare qualcosa di inedito. Ad esempio, lo scorso anno volevo creare una mia linea di vasi (che ho poi lanciato quest’anno durante il Salone del Mobile) e per cercare ispirazione sono andato da solo in Marocco. Da lì, dai colori della cotta rossa, la scelta di abbinare la terra cotta rossa a smaltature dai colori blu e giallo pieni, saturi. 

 

Ci indichi tre profili Instagram dai quali trai ispirazione?

Più che d’ispirazione sono sicuramente tre profili che ammiro molto. Oltre al vostro, ecco altri tre che amo particolarmente:

  • @flowersbybornay
  • @arstidensbasta
  • @katiemarxflowers 

Qual è il tuo rapporto con la cucina? 

Amo cucinare, ho imparato da piccolo ad avere feeling con la “presa” (sale, spezie, ecc.) e a misurare ad occhio. Sperimento, non seguo mai una ricetta, al massimo leggo il titolo e poi combino gli elementi ed il tipo di cottura in base al mio gusto.

 

Cosa ci cucineresti se ci auto-invitassimo a cena da te?

In questo momento farei il mio gazpacho andaluso “rivisitato” e continuerei con del riso venere con tonno scottato, verdure al vapore aromatizzate al macis, ed una salsina a base di senape, mango e peperoncino fresco a rondelline. Finirei con un sorbetto al mango e lime, con una fogliolina di mentuccia (nepetella, non menta).

 

C'è un ingrediente per te fondamentale?

Sì, la Curcuma, ne uso quintali! 

 

Come si scelgono i fiori da mettere in tavola?

Sulla mia tavola ci sono sempre i fiori di stagione, li sceglie la natura per me. Rigorosamente maturi, spampanati, che inizino a lasciare cadere qualche petalo sulla tavola. Ah, dimenticavo, il vaso con i fiori si lascia in tavola ricevendo gli ospiti e durante l’aperitivo, ma si rimuove appena prima di sedersi a tavola.

 

Essere sostenibili nel tuo ambiente cosa significa? In che modo cerchi di esserlo nella tua quotidianità?

Nel mio ambiente il problema è che i clienti non conoscono più cosa significhi la stagionalità dei fiori, e ti ritrovi a parlare con persone che vogliono le peonie a gennaio o le bacche rosse a giugno... oggigiorno, come per gli ortaggi, anche con i fiori è possibile avere quasi tutto quasi sempre. Ma come potete immaginare coltivare un fiore estivo a gennaio richiede un forte dispendio energetico. Inoltre, il monopolio olandese del mercato dei fiori determina che io riesca a comprare i prodotti liguri o campani ad un prezzo inferiore sulla piazza olandese che direttamente dai distributori di queste regioni. Immaginate che impatto ambientale possa avere mandare dei fiori da Napoli ad Amsterdam per poi averli a Milano? Io lavoro in modo molto legato alla stagionalità. I miei fiori, da aprile/maggio ad ottobre, arrivano da un piccolo produttore vicino a Milano, a 20 minuti dal mio negozio, più km zero di così... Inoltre, faccio essiccare molti fiori come cardi, allium ed ortensie e li utilizzo in inverno per fare dei mazzi secchi ai quali aggiungo delle bacche tipiche della stagione invernale. 

 

Qual è il tuo fiore preferito? E il piatto?

Il mio fiore preferito è sicuramente il fiordaliso. Il piatto è la pizza!!!!!

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